Fino a qualche tempo fa la salute dlla donna era un ambito di intervento privilegiato della ginecologia. Ma, se per molto tempo con "salute della donna" si intendevano i disturbi dell'apparato riproduttivo o quelli correlati alle fasi critiche (menarca, gravidanza, menopausa), oggi si sa che spesso i disturbi curati dal ginecologo hanno dei risvolti psicologici, che se non considerati possono rendere più complessa la risoluzione degli stessi.
Le fasi critiche nella vita della donna rappresentano un momento di passaggio contraddistinto da forti cambiamenti a livello fisico e psicologico.
Il menarca rappresenta l'ingresso nel mondo della fertilità e della sessualità, è l'inizio della vitalità del corpo. Se questo momento non viene gestito bene, può diventare un inizio traumatico in cui non si sa bene cosa fare del proprio corpo che da bambina si trasforma in quello di donna.
Nella fase fertile possono insorgere disturbi del ciclo mestruale, come ad esempio l'amenorrea ipotalamica che ha delle caratteristiche psicologiche ben precise e la cui risoluzione richiede anche un intervento psicoterapeutico.
Le patologie da dolore cronico come la vulvodinia, hanno un impatto sul funzionamento emotivo e cognitivo della paziente. Spesso questi problemi ricadono sul rapporto con il proprio corpo e i vissuti sessuali.
Allo stesso modo la gravidanza, può accompagnarsi all'insorgenza di disturbi affettivi del pre e post partum, cos' come al contrario la difficoltà procreativa genera una serie di disturbi sul piano emotivo e relazionale.
Nel periodo di vita fertile la donna può anche trovarsi a decidere di interrompere una gravidanza, trovandosi a gestire il dolore che una scelta simile comunque comporta.
E poi arriva la menopausa (a volte anche in modo precoce), periodo che se da una parte sancisce la fine della fertilità e a livello simbolico della vitalità del corpo, dall'altra può rappresentare l'inizio della libertà dai ritmi del corpo e da una serie di possibili disagi che a volte si accompagnano al ciclo mestruale.
Non va dimenticato che la ciclicità ormonale che caratterizza il corpo della donna e la accompagna nelle varie fasi di vita, porta con sè dei cambiamenti a livello umorale e psicologico.
Dal ginecologo dunque la donna porta il suo disagio e condivide l'intimità. Il disturbo fisico a volte è il primo modo per accedere ad un disturbo psicologico e motivarsi alla cura. Allo stesso modo i risvolti psicologici possono funzionare da fattore di mantenimento o da causa scatenante.
Entrare nello studio del ginecologo è, a volte, un primo passo per aprire la porta a difficoltà psicologiche esistenti e per cui è necessaria una competenza specifica.
Patrizia Vaccaro