Il titolo “La felicità porta fortuna” è la libera traduzione di quello inglese “Happy go lucky”, ma un po’ più banale, come dire “piove sul bagnato” o “aiutati che il ciel t’aiuta”. Perché se uno è felice è già fortunato, e cosa vuole di più? Comunque questo film inglese di Mike Leigh - noto soprattutto per quel “Segreti e bugie” che vinse anni fa la Palma d’oro a Cannes - vuole regalare sorrisi e buonumore, anche se come in tutte le opere del regista non manca una nota amara che ci riporta alla realtà.
Il film “Revolutionary Road”, candidato all’Oscar e già vincitore di un “Globo d’oro” per la migliore attrice, del regista americano Sam Mendes, non ha niente a che vedere con la rivoluzione nel senso classico della parola, come farebbe pensare il titolo, che invece si riferisce al nome della strada in cui abitano i protagonisti, nel verde della campagna a mezz’ora da New York. Tuttavia, qualcosa di simile ad una rivoluzione, ma in senso psicologico, avviene nelle loro vite, nel loro rapporto, ed è il fulcro della vicenda.
Bello, molto bello. Premiato con la Palma d’oro all’ultimo Festival di Cannes, giudicato un capolavoro dalla critica, IL NASTRO BIANCO di Michael Haneke -autore pluripremiato per LA PIANISTA e NIENTE DA NASCONDERE - è percorso da un’ombra di cupezza che forse lo rende unico nel suo genere, uno di quei film che non si dimenticano e spingono alla riflessione.
Finalmente un film che non punta sul binomio sesso-violenza o non cerca di stupire con orripilanti “cose dell’altro mondo”!Ma un film che racconta la vita, con tutte le sue sfaccettature: il bene e il male, la felicità e il dolore, il sogno e la realtà. Un film che ci parla tra le righe del difficile rapporto tra una madre ottimista, piena di allegria e di vitalità, e un figlio musone, pessimista - forse anche perché ferito negli anni dell’infanzia - ma che alla fine si scioglie nella dolcezza dell’addio.
Nonostante il titolo faccia pensare a una commedia brillante, il regista del film TRA LE NUVOLE, Jason Reitman, ha affrontato due temi molto seri e di grande attualità, anche se molto diversi tra loro: i licenziamenti dal posto di lavoro e la solitudine. Ma lo ha fatto con mano leggera e da un angolo visuale piuttosto insolito: per quanto riguarda il primo tema, ha colto il momento in cui viene comunicata la notizia che cambierà la vita di chi la riceve.